La partenza da Bologna
La sveglia per la partenza suona molto presto. Alle 4 siamo già all‘aeroporto di Bologna pronti ad affrontare il caos solito dei primi voli mattutini d’agosto. La sala d’attesa è pienissima di gente. Turisti assonnati, altri già chiassosi in quelle prime ore del giorno. Ci piace avere un congruo anticipo quando si tratta di aeroporti, per questo l’attesa si prolunga parecchio, anche se il volo è in orario.
Il cityhopper KLM per Amsterdam decolla rispettando perfettamente l’ora stabilita.
Lo scalo ad Amsterdam
Prima volta per me nell’aereoporto Schiphol di Amsterdam. Enorme e molto bello. Anche qui c’è un po’ da aspettare, ma intanto possiamo guardare i preparativi del nostro aereo. Ad attraversare l’oceano, penserà un grande Boing della Delta Airlines.
Per la prima volta negli Stati Uniti
Margherita è già stata negli Stati Uniti a lungo, in un college del Maine, e ha potuto esplorare ampie zone del nord est, New York compresa. Per me invece è la prima volta negli Stati Uniti e devo dire che sento un po’ l’emozione.
Gli U.S.A. sono un Paese che ho sempre studiato tanto nei miei anni a Relazioni Internazionali: sono l’attore internazionale più influente del ‘900 ed è inevitabile fossero compresi in ogni corso d’esame in un modo o nell’altro. Trovo la loro storia e le loro contraddizioni molto affascinanti. Non sono certo un fan della loro politica estera e nemmeno di molti degli aspetti con cui hanno organizzato la loro società, però di certo, dopo tante pagine lette sui libri, poter finalmente respirare la loro aria, ascoltare i loro suoni, mi aiuterà a comprendere meglio molte delle cose apparentemente inspiegabili.
L’ingresso nella Grande Mela
Dopo una fila lunga e noiosa ai controlli di frontiera insieme a migliaia di turisti e migranti da tutto il mondo, dobbiamo attendere parecchio anche per lo Shuttle che ci porterà a Manhanttan. Eravamo indecisi se prendere un taxi, la metro o questi furgoncini. L’ultima ipotesi ci era stata consigliata e raccontata come molto comoda, quindi abbiamo deciso di optare per questa soluzione per spostare più facilmente le valigie. Non si è rivelata propriamente il massimo della vita… Furgone in ritardo, poi imbottigliato nel traffico. C’è di buono che entrare in città dalle strade in superficie e non dai tunnel della metro, permette di iniziare a vedere lo skyline dei grattacieli da lontano, facendo crescere pian piano la meraviglia e lo stupore. E poi per lasciare altri clienti negli alberghi del centro, il furgone è passato da posti molto famosi, regalandoci già un primo giro turistico della città.
L’alloggio a New York
Dormire a New York non è per nulla economico. Noi abbiamo trovato un B&B nel Village, tra la 9th e la 2th, vicino all’Ukranian Village. La padrona di casa non c’è quando arriviamo, tornerà fra un paio di giorni, e a fare gli onori di casa è solo il suo gatto. L’appartamento è vecchio e malconcio, soprattutto il bagno. Scarafaggi e umidità non mancano, ma abbiamo una camera con una bella vista sui grattacieli vicino alla porta d’ingresso e al bagno. Tutto sommato per essere a New York poteva andare molto peggio. E la posizione è ottima.
La prima passeggiata per New York
E’ molto caldo e siamo molto stanchi, ma per non cedere al jet leg e combattere il cambio di fuso orario, decidiamo di andare a fare un giro dei dintorni.
Dall’East Village andiamo verso il West Village e io mi guardo continuamente intorno affascinato da questa città che si sviluppa in verticale invece che in orizzontale come tutte quelle che finora ho visto in vita mia.
Washington Square Park
Arriviamo a Washington Square Park dove molti si stanno preparando per una proiezione del cinema all’aperto. La fauna è molto varia e mi godo la bellezza di un primo affresco davvero multiculturale.
Ehi un momento… Io questo posto l’ho già visto!
Lo so che lo dicono tutti, ma questa sensazione a New York mi perseguita costantemente nonostante sia la prima volta che ci metto piede. Abbiamo visto scorci della città in talmente tanti film, serie tv, cartoni animati, telegiornali, che molti posti qui ti sono famigliari anche se non ci sei mai stato di persona. E’ una sensazione strana, ma camminando per le strade devi farci l’abitudine.
Rapido controllo e subito la conferma: tra gli altri, questa piazza compare in Io Sono Leggenda con Will Smith: casa sua dà proprio su questa piazza e il famoso arco si vede diverse volte nel film.
Il nostro primo Shake Shak
E’ ora di cena e non avendo idee migliori entriamo in un fast food. Scopriamo in fretta che gli hamburger di Shake Shak sono molto diversi da quelli del McDonald’s italiano. Non sono nemmeno lontani parenti. Questi sono buonissimi, anche se effettivamente molto meno a buon mercato!
Il nostro primo Shake Shak ci stupisce molto positivamente, ma stiamo cominciando a cedere al jet leg, quindi decidiamo di rientrare.
Ci trasciniamo sempre più a fatica sui marciapiedi nel caldo umido della sera new yorkese d’Agosto. Il nostro primo assaggio della città è andato. Domani sarà una giornata piena di scoperte!